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La famiglia aristocratica offre un punto di vista privilegiato allo storico, che attraverso le vicende della casata, e dei molteplici rapporti sociali ed economici di cui la stessa è catalizzatore e centro, ottiene un'immagine del più ampio contesto in cui essa si muove. In questo senso, la storia degli Aldrovandi di Bologna tra Seicento e Settecento costituisce un case study di notevole interesse, consentendo di delineare un quadro importante sia dell'economia cittadina del tempo, sia delle dinamiche che guidavano l'operato e le alleanze del ceto patrizio cittadino. Per quanto riguarda le dinamiche della famiglia in sé, poiché la definizione usuale di famiglia - intesa come gruppo di persone legate da parentela, residenti nello stesso luogo e dedite ad attività comuni - appare per le famiglie aristocratiche decisamente limitata, l'indagine rileva come anche nella famiglia Aldrovandi le forme di solidarietà e cooperazione parentale si estendano al di là del nucleo principale e più ristretto, per allargarsi ad una cerchia ben più ampia, quella dei legami familiari creati attraverso i matrimoni. Per questa via, infatti, le famiglie aristocratiche più delle altre instaurano rapporti e legami di estrema complessità, che incidono sulla struttura stessa del patrimonio: la commistione fra legami di sangue o di affinità e legami patrimoniali è in queste famiglie una costante.